Pecora alla callara |
Ingredienti |
2 chilogrammi di pecora tagliati a tocchi e ben separati dalle ossa e dal grasso, una costa di sedano, una carota, una cipolla, due spicchi d’aglio, un rametto di rosmarino, una foglia di alloro, 5 bacche di ginepro, mezzo litro di vino bianco, un mazzetto di maggioranza, uno di timo, olio extravergine di oliva, sale e pepe quanto basta. |
Nr Persone |
6 |
Preparazione |
Ricetta tipica dei pastori abruzzesi: tagliare a pezzetti la carne di pecora e togliere accuratamente il grasso. Mettere quindi la carne in un grande recipiente, meglio se in una caldaia di rame di media grandezza, e ricoprirla di acqua fredda e vino bianco. Schiumare ai primi bollori, continuando fin quando è necessario. Aggiungere dopo un'ora di cottura gli altri ingredienti e cuocere per 3 ore circa a fuoco basso. Il tempo di cottura dipende dalla tenerezza della carne. Servire calda. Questa ricetta deriva dall'usanza degli antichi pastori che erano soliti cuocere la pecora "crepata" a causa del timpanismo alimentare acuto. "Crepatella di pecora", ma sempre buona da mangiare, purché sventrata immediatamente, altrimenti le carni prenderebbero cattivo sapore. |
Commento |
La pecora alla callara è un piatto tipico della tradizione pastorale abruzzese, nato dalle mani dei pastori, che sui tratturi, durante la transumanza, non sprecavano nulla degli ovini morti di malattia o di vecchiaia.
Per coprire il cattivo odore della carne, si usavano vino e spezie e si marinava il tutto per almeno una notte. Si faceva bollire per ore, per rendere la carne tenera. La callara è il nome del caldaio di rame utilizzato anticamente per preparare questo piatto. |
Alcune ricette di questa pagina sono di mia invenzione.
Altre derivano da libri, internet, o dalla memoria.
Sono raccolte qui perché le ho eseguite almeno una volta e le consiglio anche a voi.
Fulvio